L’artista americano Daniel Arsham ha prodotto una nuova gamma di sculture, tutte parte della sua continua collaborazione con Dior: la sua tecnica di disintegrazione viene applicata a opere esclusive che celebrano e rivisitano il patrimonio della Maison, omaggiando Christian Dior come gallerista e collezionista d’arte.

Kim Jones, direttore artistico di Dior, ha scelto l’artista americano per una collaborazione durante la sfilata della collezione estate Dior SS20, insieme con i collaboratori artistici del marchio Hajime Sorayama, Raymond Pettibon e KAWS; attingendo agli archivi della maison, l’artista ha reinterpreto il logo, sublimato dai morsi tempo: protagonisti sono anche la borsa Saddle, modellata come un artefatto, e la stampa “Giornali” di Dior creata per la sfilata Haute Couture primavera-estate 2000.

Per la sfilata Estate 2020, Jones ha chiesto a Daniel Arsham di creare una scenografia composta da sculture monolitiche che insieme formano la parola “D.I.O.R”: l’artista americano è riuscito a dare vita ad affascinanti dialoghi tra architettura e design, storia e arte contemporanea, creando una scenografia rosa e bianca in grado di proiettare lo spettatore in luoghi onirici e far esplorare il mondo e la sua temporalità.

Gli elementi che compongono questa collezione di accessori di design, realizzati in pietra e con cristalli di quarzo, selenite e calcite blu e rosa, sono: il libro Je Suis Couturier, pubblicato nel 1951, un pallone da basket, un telefono vintage e un orologio.

Ad oggi pezzi realizzati a mano nell’atelier dell’artista sono disponibili su richiesta, non avendo ancora informazioni su dove questi saranno disponibili per l’acquisto.

DANIEL ARSHAM X DIOR - WhyNot Mag

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