Design Shanghai è il principale evento internazionale dedicato al design in Asia e in occasione di questo, che si terrà dal 26 al 29 maggio 2020, Gufram in partnership con Gallery All presenta la nuova Broken Series, firmata dal celebre studio newyorkese Snarkitecture; il Broken Mirror è stato il primo specchio prodotto dal brand, presentato alla Milano Design Week nel 2017, ma con l’arrivo di quest’evento la serie si arricchisce di due nuovi pezzi: il Broken Square Mirror e la Broken Bench.

Gufram ha da sempre unito il suo spirito radicale all’approccio originale e dirompente, facendolo emergere anche nell’allestimento, progettato proprio dal marchio per Gallery All: la scenografia total black diventa il contesto in cui viene presentata la Broken Series, immersa in una distesa di cubi in poliuretano nero e con compagne alcune delle creazioni più iconiche, sia passate che presenti, di Gufram.

Il set up si lascia ispirare dall’allestimento di Gufram on the Rocks, quindi dalla mostra che ha celebrato il 50° anniversario del brand: i cubi sono paragonabili alle onde di un mare, in poliuretano, le quali danno origine ad un display surreale e mettono in evidenza sia l’importanza del materiale nella produzione degli oggetti Gufram, che l’attitudine dell’azienda a porsi sempre controcorrente, specialmente grazie alla sua estetica visionaria.

Il focus della Broken Series consiste nel sviluppare un’idea radicale contemporanea, lasciandola esprimere attraverso la versatilità del poliuretano, un materiale reso noto dall’azienda grazie ai suoi progetti out of the box; in questo progetto specifico, i fondatori di Snarkitecture Alex Mustonen e Daniel Arsham giocano con ironia sull’idea di ambiguità, confrontandosi con la dicotomia del “morbido/non morbido”: il poliuretano esprime tutta la sua potenzialità grazie alla fusione della sua morbidezza intrinseca con l’immagine di una parete in cemento.

L’effetto simile alla texture del muro è creato, invece, utilizzando il Guflac, speciale vernice brevettata da Gufram che, stesa interamente a mano, consente al poliuretano di rimanere elastico, così da sperimentare soluzioni estetiche uniche; ogni pezzo della collezione è rifinito interamente a mano, quindi ogni oggetto è unico, con le piccole differenze che derivano dall’artigianalità di un processo interamente Made in Italy.

Broken Mirror
Il Broken Mirror ha la forma di una crepa, una vera e propria breccia nel muro in grado di riflettere lo spazio che lo circonda e allo stesso tempo creare anche un effetto ottico estraniante: l’immagine riflessa diventa pura illusione, offrendo la percezione di poter oltrepassare la parete e andare verso un’altra dimensione; la superficie riflettente è circondata da una cornice in morbido poliuretano, materiale Gufram per eccellenza, il quale mette in evidenza il riflesso del mondo davanti a sé: la caratteristica principale dello specchio ne crea magicamente uno nuovo e parallelo, accessibile attraverso questa porta metafisica.

Gufram - WhyNot Mag

Broken Square Mirror
Anche il Broken Square Mirror, come il precedente, apre la porta verso un’altra dimensione, consentendo di guardare verso un’altra realtà: la sua dimensione ridotta, però, lo rende perfetto per l’arredamento di spazi più piccoli, donando un tocco onirico alla dimensione domestica e quotidiana.

Gufram - WhyNot Mag

Broken Bench
La Broken Bench, invece, è una lastra irregolare di “cemento morbido” in poliuretano che sembra essere la parte mancante estratta dal Broken Mirror: anch’essa, come gli altri pezzi della collezione, gioca con il dualismo creato tra morbidezza effettiva del materiale e la durezza del suo aspetto; questa seduta insolita è adatta sia per gli spazi domestici, che per quelli pubblici, essendo sostenuta da piedini che rimandano alle tradizionali putrelle da costruzione e realizzate in un agglomerato plastico altamente resistente.

Gufram - WhyNot Mag

Broken Mirror e Broken Bench, inoltre, sono stati tra i protagonisti della mostra The Conversation Show al Design Museum Holon in Israele, nel 2019, e Snarkitecture per l’esposizione ha immaginato una serie di tre spazi, uno bianco, uno grigio e uno nero, collegati tra loro da aperture che replicavano la cornice in poliuretano degli specchi amplificandone l’effetto surreale e sfidando la percezione del visitatore.

I pezzi della Broken Series sono disponibili in nero o bianco, in una serie limitata di 77 pezzi ciascuno, o in grigio in numero illimitato.