Il 15 gennaio 2020 JW Anderson ha presentato la sua collezione uomo A/I 2020 a Parigi, presso Lafayette Anticipations: tradizionalmente la location ospita mostre di arte contemporanea, ma per questo evento è stata valorizzata da un set up creato ad hoc per lo show, il quale alternava una fila di sedute in bianco e nero.

Posizionati sulle sedute i manichini, i quali indossavano: maschere/ritratto di Arthur Rimbaud, poeta francese, e riproduzioni di una serie di scatti firmati da David Wojnarowicz e intitolati “Arthur Rimbaud a New York”, serie in cui l’artista aveva ritratto alcune persone che indossavano questa maschera in diverse località di NY; i finti spettatori vestivano maglioni in feltro neri, bianchi o rossi, i quali riproducevano l’immagine di un altro lavoro di David Wojnarowicz, in vendita subito dopo la sfilata e con l’obiettivo di supportare VisualAIDS, organizzazione di arte contemporanea che vuole sostenere gli artisti HIV + e promuovere la prevenzione: con questo show, JW Anderson ha deciso di collaborare con P·P·O·W e Estate of David Wojnarowicz, così da dare spazio alla raccolta fondi in favore di questa organizzazione.

Il brand ha presentato 35 look per l’Autunno Inverno 2020/21, contenenti cappotti in lana double face e decorati da pesanti catene d’oro, rimandando alle stagioni passate della stessa casa di moda, ma anche sciarpe e coat imbottiti ed oversize, stampati con caleidoscopici motivi cachemire in grado di esaltare le diagonali: l’utilizzo di sbieco e pannelli sono temi ricorrenti, i quali riportano ai codici di JW Anderson, ribadendo ed esaltando il DNA del marchio.

I famosi loafer, must have del brand, sono decorati con maxi catene dorate e feltro color carbone: anche le Belt tote bag sono in feltro e mostrano il logo ricamato di JW Anderson, il quale richiama l’ancora tradizionale, così come le borse Burning House; in passerella sfilano anche le mini Cap bag, con nuove misure e varianti di colori.

Tra gli ospiti dello show anche J Balvin, Sam Morris, Sasha Trautvein, Alex Lawther, Paul Hameline e Billy Howle.

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