Al GAMeC di Bergamo dal 2 Ottobre è in corso un’interessante esposizione su Kazmir Malevič, artista che ha apportato un fondamentale contributo all’arte moderna del XX secolo.

La mostra è curata a due mani da Eugenia Petrova, vice direttore del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, insieme con Giacinto Di Pietrantonio, direttore della GAMeC di Bergamo, coprodotta dalla GAMeC e da GAmm – Giunti Arte mostre musei,  in collaborazione con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo. Il percorso espositivo prevede 70 opere, non solo dipinti, ma anche scritti, appunti, disegni, affiancate inoltre da un corpus di lavori di altri importanti esponenti russi dell’epoca, che hanno avuto in qualche modo un’influenza rilevante su Malevič; in esibizione ci saranno anche importanti documenti e filmati relativi al periodo storico di operato dell’artista. Si può considerare senza dubbio una mostra unica nel suo genere, non solo per la grande varietà ed importanza delle opere selezionate, ma anche per la possibilità di conoscere e confrontarsi con il periodo storico artistico proprio grazie alle ricostruzioni. Molte di queste opere sono state anche esposte recentemente alla Tate Gallery di Londra (2014), ma in questo caso si vuole celebrare la ricorrenza dei cento anni dalla nascita del Suprematismo, movimento che presenta una pittura astratta e geometrica con applicazioni tridimesnionali; il tutto avverrà infatti in concomitanza con la fondazione Beyler di Basilea, che proporrà la riproduzione della Sala Suprematista del 1915.

Alcune notizie sulla biografia del pittore sono fondamentali per poterlo inquadrare meglio nel periodo storico che fa da sfondo alla sua vita ed al suo operato. Malevič è stato un artista fondamentale per il suo secolo, perchè, nato nel 1878 a Kiev, ha toccato molte correnti del periodo novecentesco ed è stato una grande personalità. Ha potuto infatti confrontarsi con figure di rilievo ed è da considerarsi un personaggio quasi pionieristico a livello di Pablo Picasso e  Duchamp per le rispettive correnti artistiche. Solo per citare alcune delle sue importanti collaborazioni, nella prima decade del Novecento contemporaneamente l’artista viene invitato da Kandinskij ad esporre alla prima mostra del gruppo Der Blaue Reiter, redige il Manifesto Futurista con Krucenych ed espone inoltre al Salon des Indiependats di Parigi nel 1914. Figura molto impegnata anche nell’insegnamento, è stato infatti docente dell’Istituto d’Arte di Vitebsk, ove si scontrò con Chagall, insegnò poi anche a Leningrado. Attivo anche a Varsavia e a Berlino negli anni trenta con delle mostre personali, le amicizie e le collaborazioni con artisti tedeschi durante il regime tedesco furono però causa dell’arresto e dei due mesi di carcere nel 1930. Il pittore muore di malattia a Leningardo nel 1935.

La mostra segue un percorso espositivo che ripercorre gli anni lungo i quali Malevič ha toccato diverse correnti artistiche. Partendo quindi dai primordi in cui emerge il tratto del Neoprimitivismo con quadri di soggetto contadino, passando attraverso opere del Suprematismo puro, si fa poi un excursus attraverso Simbolismo, Cubismo, Futurismo, Fauvismo, Supranaturalismo e Figuratismo rinascimentale. Talvolta le opere sono anche affiancate da soggetti che hanno ispirato l’artista, è il caso per esempio delle icone russe del XV secolo esposte al fianco di dipinti del periodo supranaturalista.

Lungo tutto questo percorso sono assolutamente percepibili le qualità del tutto innovatrici di questo pittore, dal celebre Autoritratto con Fiocco rosso (1907), fino a Mucca e Violino ( 1913) o a Quadrato Rosso ( 1915). Si termina con opere realizzate negli ultimi anni di vita, queste sono molto legate ad un tentativo di “stalinizzazione” della sua arte, a cui  Malevič rispondeva invece con dipinti figurativi, accostando geometrie architettoniche e colori, nell’intento di dar forma e vita a uomini e donne cosiddetti”manichini”.

Per chiunque sia esperto e amante dell’arte del Novecento sarà sicuramente interessantissimo visitare quest’importante “riassunto in opere” della vita di Malevič, ma senza dubbio si tratta di un’occasione unica anche per un pubblico neofita o che conosca poco questo genere, un’ottimo punto di partenza per istruire il proprio gusto e per tornare a casa con un nuovo bagaglio culturale di arte moderna del XX secolo.

 

 

Progetto parallelo Tutti pazzi per Malevič : si segnala inoltre che in occasione di questa rassegna, i Servizi Educativi della GAMeC promuovono il progetto Tutti pazzi per Malevič, al fine di costruire una rete di collaborazione tra istituzioni, associazioni, enti di Bergamo e provincia per riunirli in un unico network, istituendo un vero e proprio investimento culturale mirato alla valorizzazione delle risorse generate da questa mostra. Il progetto è supportato dall’Assessorato alla cultura del Comune di Bergamo.

 

Durata dell’esposizione

2 ottobre 2015 – 17 gennaio 2016

 

Sede

GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo  Via San Tomaso, 53 – 24121 Bergamo

Tel. 035 270272 – Fax 035 236962

www.gamec.it

 

Biglietti

Intero: € 12,00 Ridotto: € 10,00 Scuole: € 3,00 Gratuito per le Scuole dell’Infanzia

 

Orari

Lunedì chiuso aperto per le scuole (su prenotazione). Da martedì a domenica: 9:00-19:00, giovedì: 9:00 – 22:00

Per info sulle modalità di prenotazione (gruppi e scuole): mostramalevic@gamec.it

 

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