Una cascina silenziosa, un sapore rustico e tanto verde intorno. Un’antenna parabolica illuminata dalla luce dell’alba in città.

E’ una Milano romantica, ma piena di contrasti quella che si presenta all’interno del Parco Sempione, dove lo scorso 23 settembre, si è tenuto un magico party per la presentazione della PE2017 dei brand “Bad Deal” e “10×10 An Italian Theory”, in occasione della Milano Fashion Week.
Sotto la direzione artistica del famoso street artist Zoow24 e della giornalista di moda Marina Rubini, “Bad Deal”, trae ispirazione dall’eterna lotta tra la città e la natura. Due mondi apparentemente inavvicinabili, ma nonostante la contaminazioni dell’una sull’altra, trovano il modo di coesistere seppure in uno spazio circoscritto.

Lo scopo di questi abiti, è quello di raccontare la storia di tutti i giorni, come un polline in un parco di periferia che da vita alle grafiche della collezione, o quella di una favola moderna che compare invece su maglioni in jacquard.

La convivenza tra la bellezza della natura e lo sporco della città, è rappresentata da svariati protagonisti come balene che spruzzano vernice, un orsetto di miele che attira solo mosche, un cane che ha mangiato troppo e un unicorno tatuato.

Ciò che ne emerge, è un inno ad una natura che è ancora capace di sorprenderci, in una città massacrata dal nostro innato sciupare.

La scala cromatica della collezione, è infatti, un accostamento di gialli segnaletici a verdi vitaminici, di un rosa shocking ad un rosa cipria, o ancora di un blu oceano ad un azzurro ghiaccio.

Per gli amanti della moda “no gender”, i tagli sono decisamente oversize, con una vestibilità che richiama i mitici anni ’80, mentre i capi in denim sono arricchiti da ricami, patch e bombolette spray.
Per quanto riguarda “10×10 An Italian Theory”, questa volta Alessandro Enriquez ci riporta indietro nel tempo, ma un passo avanti rispetto alle classiche linee degli anni ’50, fin’ora proposte. In questa occasione, ci accompagna invece, nel suo personale viaggio di stile attraverso la musica degli anni ’70, rigorosamente italiana.

I messaggi di quella libertà tanto acclamata in quel periodo, si esprimono attraverso motivi floreali e paisley, eleganti e raffinati, stampati su tessuti come jacquard, viscosa e misto seta ed animano sia chemisier e maxi dress con scollo alla Brigitte Bardot ed ampie maniche, sia camicette crop da portare annodate.

La palette di colori si tinge dei classici toni “flower power” come arancione, rosso, verde, azzurro e blue elettrico.

Cosi tra “Le bionde trecce e gli occhi azzurri…”, la famosa “Pazza idea…” e ancora “Margherita”, solo per ricordare alcuni tra i brani della nostra cultura musicale, il designer italiano ripercorre con i suoi capi le note, i testi e le atmosfere di quei mitici anni, con grafiche piazzate in color block, ormai segno identificativo del brand, che urlano “Musica, Musica, Musica” e “Bellissima”, ma anche con stampe di note musicali, pentagrammi, musicassette, stereo, fiori, stelle e cuori.

In conclusione, anche la presentazione dei vari abiti è stata molto originale, le modelle, infatti, hanno saputo indossare i vari capi con la classica vanteria di quegli anni, sorridenti e danzanti, trasmetteva un senso di libertà tipica dei giovani come i designer dei due brand, che hanno portato a Milano, un angolo di natura nel bel mezzo della città e ci hanno fatto rivivere una serata all’insegna della leggerezza, del relax in compagnia.
E diciamocela tutta, l’idea sarebbe potuta sembrare un po’ impossibile da mettere in scena, in un periodo frenetico come quello della Fashion Week, invece, questi ragazzi ci sono riusciti, e anche molto bene!

 

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