Moncler Genius nasce dall’ambizione del brand di entrare in sintonia con un pubblico ampio ed eterogeneo, spinto dalla volontà di creare un progetto in grado di dare voce a target diversi, senza reprimere la varietà di espressioni possibili.

Moncler, facendosi portavoce del motto “one house, different voices”, porta avanti un concept che si fonda sulla valorizzazione dell’identità e dell’unicità, senza togliere spazio vitale al prodotto, che rimane comunque al centro dei riflettori. Viene, in questo modo, a crearsi un gioco tale per cui ogni designer si fa portavoce dei valori di Moncler, pur realizzando ciascuno un prodotto finale drasticamente diverso.

L’obiettivo è quello di dare respiro alla creatività che scaturisce dall’incontro di culture diverse – un vero e proprio melting pot del lusso – che avvia un dialogo con voci diverse che convergono in una unica lingua inclusiva.

Proprio l’inclusività sarà la protagonista del progetto di promozione di aree metropolitane inesplorate, in occasione del quale domenica 24 febbraio, Moncler e la città di Milano collaboreranno nell’apertura delle porte del Moncler Genius Building al pubblico.

I diversi punti di vista dei designer di Moncler Genius sono stati svelati proprio ieri sera a Milano con un exhibition-event, in cui sono state presentate le collezioni di Pierpaolo Piccioli & Liya Kebede, Sergio Zambon e Veronica Leoni per 2 Moncler 1952, Sandro Mandrino per 3 Moncler Grenoble, Simone Rocha, Craig Green, Matthew Williams di 1017 ALYX 9SM, Richard Quinn, Fragment Hiroshi Fujiwara, Palm Angels Francesco Ragazzi e Poldo Dog Couture.

0 MONCLER RICHARD QUINN | Prints pushed to the max

Richard Quinn è noto per il suo estro e per l’utilizzo di colori appariscenti. Crea una linea che ricorda lo charm degli anni Cinquanta e Sessanta. La combo tra la visione di Quinn e la funzionalità di Moncler è stata decisamente vincente, e ha portato in vita una collezione impattante e colorata.


1 MONCLER PIERPAOLO PICCIOLI | Couture that connects cultures

Pierpaolo Piccioli ha dato vita ad una collezione che richiama i tessuti africani. In collaborazione con Liya Kebede, che sostiene attivamente alcuni artigiani africani tramite il suo marchio Lemlem, hanno creato una linea tanto ricca e inedita che ridefinisce il concetto di bellezza.

2 MONCLER 1952 (Donna) | Multiplicity as strength

Veronica Leoni ha mixato materiali e forme, realizzando una linea liberamente interpretabile da una pluralità di donne diverse. È una stilista che ha reinterpretato i codici di Moncler, per creare un prodotto unico ma allo stesso tempo assonante con i valori del brand.

2 MONCLER 1952 (Uomo) | The laid back spirit

Sergio Zambon mixa colori tenui e laminati, dando alla propria linea un taglio innovativo. Nel farlo, Zambon si rivolge agli amanti della natura che sono costretti a vivere la propria quotidianità nel cemento, e crea una collezione dal mood contemporaneo.

3 MONCLER GRENOBLE | Limitless technical freedom

Sandro Mandrino ha creato invece una collezione da montagna, i cui riferimenti al mondo hippie anni ’70 sono espliciti. Inserisce il brand nel suo setting naturale – la montagna –  e rimane fedele alla tecnicità dello ski-wear.

4 MONCLER SIMONE ROCHA | A uniform for nature

Simone Rocha realizza una linea che si fonda sul bisogno primario degli indumenti: quello di proteggere dagli agenti esterni. Le coperte si trasformano in cappe, le silhouette sono ispirate al campeggio e vanno a convergere nella realizzazione di uniformi per la natura.

5 MONCLER CRAIG GREEN | The distortion of volumes

Craig Green ha ideato volumi importanti costituiti da un insieme di moduli leggeri. “Moncler ha un heritage importante ma è aperta al cambiamento. C’è apertura verso il mio approccio sperimentale, senza paura di correre rischi”, afferma lo stilista.

6 MONCLER 1017 ALYX 9SM | A modern take on function and comfort

Matthew Williams mixa gusto metropolitano e funzionalità, e crea una collezione moderna e comfort. Da una parte 1017 ALYX 9SM, dall’altra Moncler, e nell’esatta intersezione l’elevata qualità di questa linea.

7 MONCLER FRAGMENT HIROSHI FUJIWARA | The metropolitan crossover

Hiroshi Fujiwara eleva e valorizza capi e oggetti di uso comune, mescola uno stile aviatore ad elementi contemporanei e cartoon. Lo stilista dà vita ad una collezione che sposa perfettamente il concept di Moncler: mescolare diverse identità per ottenerne una sola, completamente originale.

8 MONCLER PALM ANGELS | Art breaking

Francesco Ragazzi è il provocatore per eccellenza. Realizza una collezione che sa suscitare reazioni. C’è del punk in tutto questo, ed è decisamente lo spirito di protesta a dominare la sua linea.

MONCLER & POLDO DOG COUTURE

Moncler & Poldo Dog Couture si rivolgono al mondo dell’abbigliamento per cani e realizzano una collezione con gilet in piumino, presentati in varianti di colore diversi. Poldo è il nome del cagnolino che ha ispirato Poldo Dog Couture, che presenta una collezione completa, caratterizzata da comfort assoluto e dalla ricercatezza dei materiali.

 

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