Forme morbide, colori camaleontici, personaggi e storie immaginarie questi sono i soggetti di Olimpia Zagnoli‏. Le sue illustrazioni popolano il web, le riviste ed ora anche le trame dei tessuti.

L’abbiamo intervistata in occasione della presentazione di OZ la nuova capsule collection che ha realizzato con Ballantyne, il celebre brand che affonda le sue radici nel mondo del cashmere scozzese, con alle spalle oltre cento anni di storia.

Una linea che si ispira alle geometrie della scuola Bauhaus, all’estetica Mod ed al design italiano degli anni ’80, un mix colorato ed invincibile che dona un appeal del tutto nuovo al brand.

Ecco quello che abbiamo scoperto sul magico mondo di Olimpia Zagnoli…

 

– Come nasce la tua passione per l’illustrazione e quando hai capito che di questa dote potevi farne un vero e proprio lavoro?

Disegno da quando sono piccola. Per me disegnare è un po’ come meditare. Lo faccio, mi rilasso e penso.

Non appena si è trattato di scegliere del mio futuro mi è sembrato normale scegliere la cosa che mi piacesse di più.

– Da cosa è stato influenzato il tuo stile pulito ma fortemente comunicativo?

Dalla grafica pubblicitaria italiana degli anni ’60, Picasso, i cartoni animati anni ’80 e le canzoni dei Beatles.

– Quanto sono importanti per te i luoghi nella quale svolgi il tuo lavoro, e quanto lo condizionano?

Sono una persona che si adatta molto facilmente, potrei lavorare anche in uno sgabuzzino. Le idee non vengono sempre nel posto giusto, anzi quasi mai.

– Come è stato l’approccio dal mondo bidimensionale dell’illustrazione a quello tridimensionale dei tuoi abiti? 

È stato un viaggio molto interessante e complicato. Un disegno bidimensionale nasce da un’idea che si traduce su carta. Nella moda invece bisogna anche conoscere la differenza tra un filato e l’altro, tra i diversi trattamenti del tessuto, i colori e i pesi.

– Se potessi catapultarti e vivere in uno dei tuoi disegni quale sarebbe?

Penso che non mi piacerebbe, se potessi scegliere preferirei vivere dentro ad un Matisse.

– Secondo te c’è differenza tra illustratore e artista?

Dipende dall’illustratore e dall’artista.

– Quale canzone ha accompagnato la tua adolescenza?

Born to Lose di Johnny Thunders

 

– A quale proposta azzardata risponderesti “why not” ?

Accompagnare un maialino dall’ Italia all’ India su un Ape Piaggio.
olimpia zagnoli _ whynotmag
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