Martedì 19 gennaio si è conclusa Milano Moda Uomo A/I 2016-2017. Con sfilate, eventi e new opening che hanno animato vivacemente le strade della capitale meneghina.

Temperature sotto zero, un calendario ricco di eventi, presentazioni e sfilate, una città in totale fermento per questa mfw. Dal 15 al 19 gennaio Milano ha presentato l’uomo del prossimo autunno inverno, tra blogger eccitati e vip in concorso per il front row. Una massa di fotografi paralizzati, pronti a immortalare ogni singola uscita di look e fashion addicted miracolati in standing. Il tutto incorniciato da un clima rigido e pungente impregnato da un’atmosfera elettrizzante ed effervescente, con un tripudio di creatività ed heritage. Tante e numerose le proposte, interessanti e innovative. Tra new name e brand storici.

Meno rock, più sportivo, multifunzionale e stratificato. E’ l’uomo immaginato da Andreas Melbostad per la sua Diesel Black Gold, che inneggia a un’estetica piacevole e pratica.

L’appena nato Richmond café ha ospitato la nuova collezione John Richmond che segna l’inizio del nuovo e curioso percorso dell’imprenditore campano Saverio Moschillo (dopo la separazione dallo stilista brit). Una sperimentazione stilistica che incrocia differenti direzioni, a partire dai total-black serali tempestati di strass, vivaci suit a tre pezzi gessati con camicia in nuance fino a uno streetwear più libero e casual. Con felpe, t-shirt delavé e jeans strappati.

Mentre i fisicati e tatuati biker di Dirk Bikkembergs Couture sono pronti prepotentemente a montare in sella sulla loro potente Yamaha. Con pantaloni e iconico chiodo in pelle, smoking metallico e bandana borchiata di sera. Alternando ampie mantelle e cappotti in pelliccia, jeans strappati e tute da motociclista come una seconda pelle.

Non c’è spazio per una classica serietà nel guardaroba di Daks, che gioca elegantemente sull’ironia aristocratica del dandy boy del nuovo millennio. Dal gentleman regale al fascino androgino portato in scena da Dame Vivienne Westwood, che esplora una sartorialità agender contrapponendo tradizionali completi british a relaxed pantaloni, tute slim, felpe arcobaleno, tuniche e vestaglie iper femminili. Tra colori sgargianti, effetti oversize, maxi-zeppe, motivi damascati ed effetti patchwork.

Banditi, cowboy e sceriffi si contendono la passerella in pieno set Old wide west. E’ così che il designer sardo Antonio Marras fa rivivere le ormai abbandonate terre di San Salvatore di Sinis dove un tempo venivano girati gli spaghetti western. In perfetto stile country chic tra pitone, maculato, inserti di pelliccia, stampe floreali e broccato personalizzati su abiti, camicie, coat, salopette e grembiuli.

Gli uomini di Angela Missoni, invece, sono in viaggio verso il continente asiatico, alla scoperta della regione del Ladakh, da cui si stagliano le maestose cime innevate dell’Himalaya. Con indosso giacconi imbottiti, sahariane scamosciate e scarponi da montagna pronti a imbattersi in ghiaccio e neve. I pantaloni dritti tinta unita o stampati sono abbinati a pull arricchiti di frange d’argento o con motivi degradé. Uno stile senza tempo che si impone con maggiore energia e vivacità, da generazione in generazione, diventando sempre più young.

Una ventata di glamour tutto italiano per lo show di Ermanno Scervino. Tessuti e materiali sportivi tipicamente maschili, come il principe di Galles, rielaborati e arricchiti da decori luccicanti e preziosi. Una collezione adatta a signorotti di classe che amano l’eleganza e lo charme senza rinunciare a un’anima rock.

Standing ovation, infine, per il debuttante Lucio Vanotti, ospite dell’Armani Teatro, che ha interpretato l’uomo del futuro con maestria e impeccabile originalità. Non da meno il gentleman del nuovo mondo presentato da Helen Anthony.

Domenica Parigi saluta vittoriosamente la moda uomo per aprire le porte alla fashion week dedicata alla donna. Stay tuned with us!

Photo by Arianna Bonucci