La capsule collection Nike.X Martine Rose include tute, maglie da football e una rivisitazione delle scarpe Nike Air Monarch ed è la prima collaborazione fra la stilista londinese e il brand americano.

Il segno distintivo di Martine Rose è giocare con proporzioni deformate “Non ho mai provato interesse per la moda fine a sé stessa. Mi affascina di più il modo in cui la persone interagiscono con i vestiti”. La collezione con Nike rispetta proprio tale principio base del suo stile: far risaltare il lato straordinario in ciò che all’apparenza è normale e tramutare capi e accessori in qualcosa di eccezionale.

Questa trasformazione passa spesso attraverso la sperimentazione con le forme e ruota attorno una dimensione di contrastirottura. La designer ha raccontato che non hanno mai seguito le regole e come tale scelta fosse in linea con la loro necessità di trovare nuovi modi per emergere. Difatti ha sempre tenuto le sue filate in luoghi non tradizionali, da un mercato fino a palestre di arrampicata. Per questa collaborazione con Nike però Martine ha optato per un lancio segreto della collezione la scorsa settimana su Craig’s List, piattaforma digitale inaspettata rispetto ai tradizionali canali online.

Ma quali sono le caratteristiche principali su si cui si fonda la collaborazione tra Martine Rose e Nike?
L’abbigliamento presenta richiami alla sottocultura inglese e si concentra sul mondo dei giocatori di basket. Per la tuta da ginnastica e la maglietta da football, il processo di creazione è iniziato da un’ispirazione che veniva dall’alto, precisamente da oltre 2 metri di altezza. “I giocatori di basket sono supereroi: i loro corpi si sono adeguati alla loro professione. Abbiamo osservato attentamente molti giocatori e le loro proporzioni e successivamente abbiamo rapportato i loro vestiti alle taglie standard. Per esempio, se volessi indossare una delle loro tute, dovrei trasformarla per adattarla alle mie proporzioni e ricucirla di nuovo”. 

Le Air Monarch sono una celebrazione del mito americano, a questo proposito la designer dichiara “Abbiamo scelto la silhouette delle Monarch, modello tipicamente americano, e le abbiamo reinterpretate come accessorio da indossare con la tuta in stile inglese”. Per dare a questa scarpa tradizionale una forma straordinaria, Martine Rose ha fatto affidamento sulla solida esperienza di Nike nel settore delle calzature. “Le collaborazioni si fondano sulla comunicazione. Volevamo che alcune forme risultassero abbondanti nella parte inferiore e che il tallone sporgesse rispetto alla suola: inizialmente le nostre proposte sono state bocciate, abbiamo insistito e, alla fine, abbiamo sviluppato queste nuove forme e idee”.

L’abbigliamento è sottoposto alla stessa reinterpretazione creativa delle sneaker ma con una sperimentazione più lineare, le taglie spaziano dalla 18 alla 9 US. La trasposizione di questa visione in un ambito commerciale ha richiesto una discreta ingegnosità. Le Air Monarch sono state prodotte a partire da una serie di stampi a cui viene poi applicata la pelle sintetica. Ad oggi, solo un’altra scarpa del marchio, le Nike Foamposite, è stata prodotta con un metodo simile.

Ormai presenti ovunque, i capi sportivi sono diventati molto popolari soprattutto lungo le vie del centro delle grandi metropoli e sulle passerelle parigine. Secondo Rose, non si deve a una tendenza ma a una connessione spirituale. “Da molti anni a questa parte, l’abbigliamento sportivo è il simbolo di vari movimenti giovanili in Inghilterra e in America. Ma è il fatto che sia stato accettato come capo di abbigliamento per il quotidiano che lo rende davvero interessante. I capi sportivi vengono abbinati a vestiti e accessori di qualsiasi tipo”, conclude. “Perciò, ancora una volta, sono perlopiù interessata al modo in cui le persone interagiscono con i vestiti. Dalle loro scelte si capisce chi sono e chi vorrebbero essere. È per me una questione emotiva”.

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